Il mondo dell'arredamento ha visto, negli ultimi tempi, un ampliamento organico di grandissima consistenza.
Se un tempo, quest'ultimo era confinato al mondo della casa e degli spazi da esterno, ora addirittura gli uffici necessitano non solo di un arredamento a se stante, ma addirittura di una logica diversa nel concepire la costruzione del luogo di lavoro.
Le ultime novità, arrivano dalle più grandi compagnie europee e mondiali, che hanno optato per una personalizzazione addirittura estrema del luogo di lavoro.
Gli uffici, dalla loro costruzione all'ottica moderna, rischiano di diventare una sorta di seconda casa per lavori dipendenti, i quali in alcuni casi eccezionali ma neanche troppo, trascorrano un arco di tempo incredibilmente lungo in uffici e stanze decisamente poco accoglienti.
Da quando la psicologia, sgrumata dal complesso blocco elitario ed universitario del primo novecento, ha cominciato soltanto in questo ultimo trentennio ad essere distribuita, verrebbe da dire in maniera quasi omeopatica, in pillole attraverso libri e nuove filosofie zen.
E anche il mondo dell'arredamento, come grosso modo tutti i settori del campo umano, ne ha risentito in termini di influenza sociale e creativa.
E così, il mondo del design coniugato all'arredamento casalingo, altrimenti limitato ad interno ed esterno, ha diviso il tutto in una nuova branchia del tutto contemporanea: quella dell'arredamento degli uffici e dei luoghi di lavoro.
Le ultime novità in questo campo, arrivano direttamente dai più grandi studi internazionali.
Ad esempio, Inventioland, è un'azienda fondata dall'imprenditore George Davdison, e che si distingue al mondo per una caratteristica unica: tutti gli uffici, sono disposti su di una grande nave, per 21.000 metri quadrati di spazi lavoro.
Secondo Davidson, non è da sottovalutare l'importanza di lavorare in luoghi stimolativi e creativi, per salvaguardare innanzitutto la cosa più importante: la salute mentale dei dipendenti.
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